CURIOSITA'

Business online da avviare con poco budget

Nell’articolo di oggi vediamo quali sono i migliori business online da avviare se hai pochi soldi. La premessa però è che ognuno di noi non è portato per qualsiasi tipo di business, ci sono persone che si trovano meglio a fare video su YouTube, altre a vendere prodotti su Etsy, altre ancora a vendere servizi digitali, ecc…

In questo articolo con la collaborazione del team di zonamarketing.it vedremo un elenco completo, poi sarai tu a scegliere quello che si presta meglio alle tue esigenze. Ricordati che fare business online è come farlo offline, dovrai rispettare la legge e tutti gli adempimenti fiscali.

Affiliate marketing

Nel 2022 non sapere cosa sia l’affiliate marketing è grave. Basta pensare che ormai tutto il web monetizza in questo modo, cioè ogni sito internet per guadagnare nella maggior parte dei casi utilizza le affiliazioni e le pubblicità.

In parole povere, fare affiliate marketing significa promuovere e vendere dei prodotti o dei servizi di altre aziende e in cambio venire pagati da queste per il lavoro di promozione fatto (solitamente il compenso è in percentuale concordata rispetto al prezzo del venduto).

L’affiliate marketing rientra tra i migliori business online perché per iniziare non c’è bisogno di grandi investimenti economici. Infatti, bastano anche meno di 50€ per partire e in particolare per acquistare un dominio e un hosting buoni (come ad esempio il servizio offerto da Vhosting).

YouTuber

Spesso come professione viene snobbata, ma ti assicuro che fare video nella giusta nicchia può portare grosse soddisfazioni economiche. Il metodo principale per guadagnare con YouTube è la pubblicità del circuito Adsense. In alcuni casi paga troppo poco e bisogna fare tante visualizzazioni, ma come dicevo prima se rientri nelle giuste nicchie anche in questo modo si possono fare bei soldi (gli argomenti più remunerativi sono tutti quelli legati alla finanza).

Ma oltre a Google Adsense, su YouTube si possono sfruttare le affiliazioni nelle descrizioni dei video. Ad esempio molti YouTuber che recensiscono prodotti nei video poi lasciano nella descrizione il link per dare la possibilità a chi li guarda di poter comprare il prodotto. Quindi ogni volta che un utente clicca su uno di questi link e poi compra il prodotto (solitamente sono sempre link di affiliazione Amazon), viene pagata una commissione allo YouTuber che ha promosso quel link.

YouTube è ottimo anche per farsi notare dai brand e per iniziare delle collaborazioni con essi a pagamento, diventando a tutti gli effetti degli influencer. Ma di questo ne parliamo meglio nel prossimo paragrafo.

Influencer marketing

Ormai tutti sanno cosa sia un influencer. Forse non tutti lo considerano un lavoro ma lo è a tutti gli effetti. Non si tratta di andare di fare qualche comparsa in tv e diventare influencer, si tratta di essere competenti su un determinato argomento e influenzare i propri follower con le proprie idee.

Ad esempio Andrea Galeazzi può essere definito un influencer tech perché da sempre si è dimostrato un grande conoscitore di tecnologia e le sue opinioni sono in grado di far prendere determinate scelte ai suoi lettori. Se Galeazzi in una sua recensione dice che un certo modello di smartphone non va bene perché surriscalda, allora molto probabilmente i suoi follower ci penseranno bene prima di comprarlo.

L’influencer marketing è un business come tanti altri. Si parte dal basso, richiede un pò di tempo prima di vedere i primi risultati ma nel momento in cui si sblocca, la crescita è esponenziale (a patto di continuare a fare le cose bene senza montarsi troppo la testa).

Dropshipping

Il dropshipping è una via di mezzo tra fare affiliate marketing e fare e-commerce. Si tratta di un business che non richiede troppi investimenti iniziali perché non c’è la necessità di fare stock dei prodotti e tenerli in magazzino.

Il modello di business è il seguente:

  1. il dropshipper (colui che fa dropshipping) trova un prodotto, crea uno store per esso e lo promuovere attraverso il marketing online
  2. uno o più utenti vedono il prodotto e decidono di acquistarlo
  3. il pagamento arriva al dropshipper
  4. il dropshipper effettua un ordine sul sito del fornitore e inserisce come dati di spedizione non i suoi ma quelli degli utenti che hanno appena acquistato
  5. il fornitore spedisce il pacco direttamente agli utenti finali

In questo modo il dropshipper non hai mai toccato con mani il prodotto, ma ha fatto solo da intermediario tra il fornitore e gli utenti finali. Ovviamente in tutto ciò il guadagno per il dropshipper sta nel fatto di aver sovra-prezzato il prodotto in modo da avere un proprio margine.

Nella maggior parte dei casi (e ci sono anche tanti video su YouTube che lo fanno vedere) per fare dropshipping si usano due piattaforme principali: Aliexpress per trovare i fornitori e Shopify per creare lo store.

Abbiamo visto quindi quali sono ad oggi i business più interessanti da avviare online con pochi soldi. E’ importante sapere però che partendo da zero i risultati non arriveranno subito, ci vuole un po’ di tempo. Per iniziare non sono obbligatorie ma possedere delle buone basi di marketing è un’arma a favore.

Redazione primapagina.mo.it

Modena in Prima Pagina è il nuovo portale che parla della città, della sua cultura, dei suoi protagonisti e delle sue aziende. Un sito web tematico per far conoscere il nostro territorio, da visitare e da gustare. Modena in Prima pagina mette in vetrina le eccellenze della città.