Pulci del cane: caratteristiche, sintomi e trattamento dell’infestazione
Le pulci sono piccoli insetti parassiti che possono minacciare la salute degli animali domestici, in particolare i cani. Un’infestazione, specie se non trattata in maniera adeguata e tempestiva, rischia di degenerare, innescando patologie gravi e, talvolta, croniche. Ragion per cui, chiunque possieda un cane domestico, a prescindere dalla taglia e dalla razza, deve adottare tutte le precauzioni necessarie per evitare o limitare le possibilità di infestazione, mettendo in pratica opportuni accorgimenti. Non di meno, è importante conoscere le caratteristiche e il ciclo vitale di questi insetti potenzialmente pericolosi: di seguito, vediamo quanto c’è da sapere in merito alle pulci del cane e in che modo debellare una possibile infestazione.
Il ciclo vitale delle pulci del cane
La pulce del cane (Ctenocephalides canis) è un insetto ematofago, ovvero si nutre del sangue dell’animale che lo ospita; è un parassita esterno, in quanto si annida sulla pelle e tra i peli del manto del cane (così come anche le zecche). Le pulci sono prive di ali, ma hanno una notevole capacità di salto; possono vivere per un periodo compreso tra i 6 e gli 8 mesi, alternando una fase di vita libera ad una parassitaria vera e propria.
Non tutti sanno, infatti, che le pulci si nutrono del sangue dell’animale ospite solo in fase adulta; le femmine, durante la fase di riproduzione, possono depositare fino a 20 uova al giorno; queste, poi, si disperdono nell’ambiente circostante, finendo per raccogliersi dove il cane trascorre la maggior parte del tempo (tappeti e moquette rappresentano un ottimo ambiente di coltura per questi parassiti). Le uova si sviluppano in larve e pupe, le quali si schiudono solo in presenza di determinate condizioni di temperatura e umidità.
Leggi anche > Come scegliere un allevamento di cani professionale
Sintomi di pulicosi
L’infestazione da pulci prende il nome di pulicosi e può manifestarsi attraverso una serie di sintomi ben precisi.
A seguito del morso da parte del parassita, il cane appare nervoso e sente un forte impulso a grattarsi (in corrispondenza del punto in cui è stato morso) a causa di una sostanza irritante presente nella saliva della pulce. Alcuni cani sviluppano anche una reazione allergica a livello dermatologico, la cosiddetta DAP (dermatite allergica da pulci), che comporta irritazione, rossore e diradamento del pelo (attorno alla base della coda), ai quali possono associarsi anche danni da autotraumatismo (il cane si gratta molto di frequento, provocando danni al tessuto cutaneo).
Come trattare la pulicosi
Le pulci hanno dimensioni molto ridotte, tant’è che spesso risultano difficili da individuare a occhio nudo, soprattutto se il cane è un esemplare a pelo lungo. Per questo, è consigliabile servirsi di un pettine a denti stretti per verificare se l’animale è infestato dai parassiti oppure no.
Per debellare la pulicosi è necessario approntare un adeguato trattamento antiparassitario, utilizzando un prodotto specifico in relazione alle specifiche necessità del proprio cane. Alcune formulazioni agiscono in maniera mirata contro un solo tipo di parassita, debellando le pulci che infestano il cane. Per un trattamento a più ampio raggio, invece, è consigliabile utilizzare un antiparassitario a triplice azione come Duecto che, come spiega il portale specializzato parassitistop.it, è un antipulci efficace contro vari tipi di parassiti, proteggendo il cane da eventuali nuove infestazioni o dalle punture di zanzare e flebotomi.
Il ricorso ai farmaci antiparassitari, però, non è l’unico modo per tutelare il proprio amico a quattro zampe da pulci e altri parassiti. A tale scopo, è necessario igienizzare regolarmente gli oggetti che il cane usa più spesso (lenzuola, cuccia imbottita, cuscini, tappeti e simili); al contempo, è consigliabile fargli il bagno regolarmente (almeno una o due volte al mese, a seconda del tipo di manto).