Volata Scudetto: Napoli favorito, ma…
Dopo la lunga pausa per la disputa del mondiale qatariota, che ha consegnato alla storia l’epica finale tra Argentina e Francia, è ripartita la Serie A, il massimo campionato italiano, che ogni week end tiene col fiato sospeso milioni di italiani in ogni angolo dello Stivale. Un campionato che il 4 gennaio sembrava riaperto, grazie alla vittoria dell’Inter sul Napoli. Ma che oggi, a distanza di poche settimane, sembra nuovamente un capitolo chiuso.
Le inseguitrici dei partenopei, infatti, hanno nuovamente tolto il piede dell’acceleratore, mentre i partenopei hanno ripreso a vincere e lanciato un chiaro segnale: questo Napoli, il Napoli di Osimhen e Kvara, che ha trovato un equilibratore del gioco come Lobotka e un martello come Anguissa a centrocampo, oltre a poter contare sulla rocciosa coppia Kim-Rrahmani e la brillantezza e intelligenza tattica di “Capitan” Di Lorenzo in difesa, può davvero sognare in grande.
Spalletti protagonista principale di un Napoli bello, organizzato e spumeggiante
Oggi, a metà del cammino della stagione agonistica 2022/2023, la squadra campana non può certo più nascondersi: l’obiettivo è lo Scudetto, che manca all’ombra del Vesuvio da trentatré anni. Un successo che assumerebbe un valore particolarmente elevato, visto che i due fin qui vinti portano, indelebilmente, la firma di Diego Armando Maradona, a cui oggi è intitolato lo stadio dei partenopei.
L’uomo copertina di questo Napoli, però, non indossa i pantaloncini, non corre per 90 minuti con altri 10 compagni di squadra, ma è stato l’artefice di questa fin qui straordinaria annata degli azzurri: Luciano Spalletti. L’uomo di Certaldo, che da quasi vent’anni allena ad altissimi livelli e regala al calcio italiano squadre organizzate e spettacolari, potrebbe raccogliere finalmente i frutti di una straordinaria carriera, poco impreziosita, fin qui, per quanto concerne i titoli conquistati.
Due Russian Premier League e altrettante Coppa Italia, infatti, sono un bottino magro se rapportato a quanto esibito dalle squadre del tecnico toscano, che da Udine a Napoli, passando per Roma, San Pietroburgo e Milano (sponda nerazzurra), ha sempre lasciato il segno dal punto di vista dell’organizzazione tattica. I tempi, quindi, sembrano maturi per raccogliere quell’alloro che qualsiasi tecnico italiano sogna ad inizio carriera: vincere lo Scudetto.
Napoli nettamente favorito secondo i più autorevoli bookmakers italiani
A corroborare questa ipotesi sono i più autorevoli bookmakers nazionali, gli stessi che sono elencati anche su Casinoonlinesoldiveri.it e che offrono servizi di intrattenimento al di là del mondo del betting, che vedono il Napoli nettamente favorito con una quota bassissima, poco attraente per moltissimi appassionati di calcio. Questa quotazione, d’altro canto, è inevitabile, considerato quanto sin qui visto sul rettangolo verde.
Alcuni critici, però, non credono che la lotta per il vertice sia ancora totalmente chiusa. A tenere banco, in questo caso, sono alcuni dubbi sulla tenuta fisica e psicologica dei partenopei sino al termine del torneo, nonostante all’inizio della stagione, pesantemente condizionato dall’assenza di un giocatore determinante come Victor Osimhen, la squadra abbia dimostrato di poter contare su uno straordinario collettivo ed una profondità della rosa che, oggettivamente, non era presente nella passata stagione.
Ed è proprio quanto accaduto lo scorso anno a lasciar vive le speranza delle inseguitrici, anche se il contesto è totalmente differente: il Napoli 2021/22 era in lotta, quasi punto a punto, con le milanesi, mentre l’attuale ha accumulato un buon vantaggio e sta letteralmente dominando la stagione.
Pressione ambientale e “braccino corto”: riusciranno i partenopei a reggere sino al termine della stagione?
Ma qualche dubbio sulla tenuta sino all’ultima giornata dell’attuale capolista, resta vivo in molti calciofili, alimentati anche dalla “poca esperienza” nella lotta al vertice della maggior parte dei protagonisti della splendida compagine magistralmente diretta da Luciano Spalletti. Riusciranno a reggere la pressione di una piazza che attende un titolo da oltre tre decenni, dopo essere passata anche dagli inferi della Serie C? La famosa sindrome del “braccino corto”, ben nota agli appassionati di tennis, non si paleserà nell’animo e nello spirito dei giocatori partenopei?
Solo il futuro, ormai prossimo, ci fornirà risposte a questi quesiti. Nel frattempo, le uniche due squadre in grado, eventualmente, di poter strappare quello Scudetto che sembra ormai aver preso la strada verso il Vesuvio, sono le due milanesi. Secondo i bookmakers, infatti, Inter e Milan, con una quota abbastanza interessante per chi volesse effettuare la “giocata della vita”, potrebbero ancora dire la loro.
Entrambe le compagini meneghine, tuttavia, si sono mostrate meno costanti della scorsa stagione, come testimonia il distacco fin qui accumulato nei confronti del Napoli, ma dispongono di svariati giocatori abituati con elevata esperienza nella lotta al vertice, che sanno come gestire momenti difficili e militano in squadre con un “DNA” tradizionalmente vincente. Ma tutto questo, senza un netto calo del rendimento del Napoli, servirà a ben poco.